Tirreno SUP 2015 – Voa Voa Valente!

- Redazione

Traversata del Tirreno in S.U.P.

ANTONIO VALENTE, SOCIO  DI VOAVOA! ONLUS, VUOLE COMPIERE UN’IMPRESA STRAORDINARIA!

Un’impresa ai limiti delle possibilità umane quella che l’atleta Antonio Valente sta per compiere come atto di sensibilizzazione e solidarietà a favore l’Associazione Voa Voa! Onlus – Amici di Sofia.

Il campione di S.U.P. (Standing Up Paddle) si cimenterà in una traversata da record, remando in piedi sulla sua tavola per 220 km, tratto di mar Tirreno che separ10808613_1581151525442205_1593763297_aa l’Isola D’Elba da Olbia. Una traversata non stop con in mente un unico obiettivo oltre all’impresa sportiva: aiutare Voa Voa!Onlus a portare al centro del dibattito istituzionale e scientifico la condizione delle famiglie dei minori affetti da patologie rare e neuro degenerative, che ogni giorno sono costretti a combattere due diverse battaglie ugualmente logoranti, quella contro la malattia e quella contro la solitudine.

“Sono papà di Stella e Riccardo, due bambini sani e felici. Richiamare l’attenzione pubblica sulla battaglia che questi genitori combattano nell’indifferenza e abbandono delle istituzioni è diventata la mia battaglia” – dichiara Valente

“La condizione di solitudine, sperso in un mare di avversità, in equilibrio su una tavola, stretto ad un esile remo pronto a rialzarsi ad ogni onda più forte, con il solo pensiero di resistere e andare avanti a testa bassa e cuore in gola, è una metafora calzante che accomuna l’impresa di Valente alla vita delle famiglie che affrontano una malattia rara e inguaribile diagnosticata ad un figlio” commenta Guido De Barros, presidente di Voa Voa! Onlus e papà della piccola Sofia affetta da Leucodistrofia Metacromatica.

 

Anche Antonio è a modo suo raro come le patologie di cui si occupa Voa Voa! Onlus, infatti sono solo  gli 100 atleti in tutto il mondo che praticano “SUP     endurance”, ovvero la  categoria più dura di questo sport.

Nato a Foggia nel 1982, bresciano d’adozione, Valente, è un atleta che negli ultimi anni ha fatto parlare di se per le imprese sportive estreme che ha compiuto. La sua specialità, il S.U.P. appunto, è uno sport di nicchia, nato nelle isole Hawaii all’alba dei tempi. Cugino del moderno Surf, veniva utilizzato dagli indigeni sia per cavalcare le onde che per coprire spostamenti in mare grazie all’utilizzo del remo. Reinterpretato in chiave moderna con i materiali e le tecnologie attuali, il S.U.P. è diventata una disciplina sportiva in diffusione in Italia e già popolare negli USA.

Valente già nel 2014 ha dato prova delle proprie capacità con l’”Iron Garda SUP day”, divenendo il primo atleta a compiere la traversata del lago di Garda (54 chilometri, macinati in 11 ore di voga senza sosta).

Quest’anno Antonio punta decisamente più in alto, la nuova sfida si chiama  “Tirreno S.U.P. 2015”

Fra il 15 giugno ed il primo luglio (la data attende conferma dalla Capitaneria di Porto per questioni meteorologiche), Antonio Valente cercherà di superare il record europeo di S.U.P. endurance di 122 km.

Con la “Tirreno S.U.P. 2015“,  al grido di “Credere, Amare, Resistere”, motto di Voa Voa! Onlus, Antonio intende realizzare qualcosa di incredibile, per alcuni impossibile; e per affrontarla trova forza e coraggio nel suo grande cuore di atleta, uomo e papà, dedicando l’impresa alle famiglie che si trovano soli ad affrontare il mare in tempesta di una malattia neuro degenerativa inguaribile diagnosticata ad un figlio.

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